EPBD, accordo approvato dalla Commissione Industria UE

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L’accordo sulla nuova EPBD è stato approvato anche dalla Commissione Itre Industria, ricerca, telecomunicazioni ed Energia Ue. Via libera al testo con un focus su articolo 9, caldaie e fotovoltaico. Si attende l’ok definitivo della Plenaria per fine Febbraio. In fondo il testo finale da scaricare.

EPBD commissione Industria UE


L’accordo sulla EPBD Energy Performance of Buildings Directive è alle battute finali. Il via libera definitivo della Plenaria dovrebbe arrivare entro fine febbraio, ma intanto si delinea il quadro con l’ok sulla EPBD della Commissione Industria Ue giunto ieri sera.

Consumo medio di Energia al centro dell’accordo sulla nuova EBBD

La bozza di accordo, concentrata sull’articolo 9, definisce il percorso di rinnovamento degli edifici residenziali nei Paesi membri. Il cambiamento più significativo è il passaggio dal focus sulla classe energetica all’attenzione al consumo medio di energia. I Paesi dovranno indicare, all’interno di un piano nazionale, una traiettoria di rinnovamento del loro parco immobiliare, con l’obiettivo di raggiungere il consumo zero entro il 2050.

Nuova EPBD: Obiettivi di riduzione del consumo energetico

Entro il 2030, si mira a una riduzione del 16% del consumo medio di energia, che deve aumentare al 20-22% entro il 2035. La ristrutturazione degli edifici meno performanti gioca un ruolo chiave, con almeno il 55% del taglio previsto attraverso questo metodo. Su questo tema restano diverse eccezioni, inclusi immobili vincolati, edifici religiosi, e altri, che non sono soggetti agli obblighi di efficientamento.

Stop ai combustibili fossili nei sistemi di riscaldamento

Come già anticipato più volte, la nuova EPBD mira all’eliminazione delle caldaie a combustibili fossili entro il 2040, lasciando spazio a soluzioni come il biometano o l’idrogeno. I sistemi ibridi riceveranno incentivi fiscali, mentre le caldaie a combustibili fossili perderanno gli incentivi già dal 2025. Ogni paese membro dovrà poi stabilire le regole per poter incrementare questo sistema.

La Commissione europea presenterà indicazioni operative entro il 2025. Nel frattempo, entro il 2028, tutti i nuovi edifici pubblici, e dal 2030 anche quelli privati, dovranno rispettare parametri stringenti e essere a emissioni zero. Per i pannelli solari, è previsto un calendario di obblighi a partire dal 31 dicembre 2029 per i nuovi edifici residenziali.

Per approfondire il tema, è possibile consultare il testo originale: EPBD.

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